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CLINICA SANTA RITA: LA POLITICA NON PUÒ CHIAMARSI FUORI

Modello lombardo sanità favorisce gli illeciti
Dichiarazione di Mario Agostinelli, capogruppo regionale Prc

“Le ipotesi di accusa configurate dai magistrati nei confronti di dirigenti e medici della clinica Santa Rita, di cui stiamo apprendendo in queste ore, fanno davvero rabbrividire.
Gli episodi di truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale da parte di strutture accreditate sono in Lombardia ormai ricorrenti. Ma qui, oggi, si parla addirittura di omicidio. Di cure, cioè, non necessarie, prestate a danno della vita dei pazienti con l’unico obiettivo del profitto.
E se le colpe, che toccherà alla magistratura accertare, sono imputabili a operatori senza scrupoli, la politica, in tutta questa vicenda, non può certo chiamarsi fuori.
Il sistema sanitario della Lombardia registra al suo interno un numero altissimo di indagati e rinviati a giudizio, compreso il Direttore Generale dell’Assessorato regionale. Le prestazioni inappropriate o inutili si attestano sul 30-40% del totale e sono per lo più ascrivibili agli squilibri di un modello che, attribuendo a ogni intervento un valore economico che viene tariffato e incassato dalle strutture, trasforma di fatto la salute in un business, non legittimando ma sicuramente favorendo molte forme di illecito.
E questa situazione, rapportata alla retorica dell’eccellenza e alla richiesta del federalismo differenziato in nome di un presunto primato della sanità lombarda in quanto ad efficienza e rigore, farebbe sorridere se non stessimo parlando della vita e della morte delle persone.
I cittadini lombardi non possono accontentarsi delle chiacchiere dell’assessore Bresciani, il quale tenta di difendere e di rilanciare caparbiamente un sistema che sul versante della legalità e della trasparenza fa acqua da tutte le parti.
E’ ora di prenderne atto e di cambiare rotta, per ritornare a un modello di cura che abbia al proprio centro i bisogni, non più gli affari”.

1 Commento

  1. Forse il sistema sanitario della Lombardia non è l’eccellenza che Formigoni & co. vogliono far trasparire attraverso le loro campagne mediatiche.

    Il meccanismo che lega ad ogni intervento un valore economico è deleterio. La trasformazione in business della salute dei cittadini è un fatto gravissimo, venduto di nascosto alla cittadinanza insieme alla libertà di scelta (un cavallo di battaglia del “celeste” Formigoni).

    Hanno fatto sentire tutti i cittadini dei “signori” perchè potevano curarsi nelle strutture private accreditate. E le strutture pubbliche sono ridotte spesso al ruolo di gestori di servizi e interventi che non fanno utili. Che non interessano al privato. Mentre laddove vi sono eccellenze pubbliche, si trovano liste d’attesa chilometriche.

    Ma basta chiedere alla struttura accreditata…e il pap test o la visita specialistica è servita.

    Altro che eccellenza. Il sistema sanitario lombardo, ha finanziato con danaro pubblico le strutture private.

    E ora magari, Formigoni chiederà il federalismo differenziato. Per finanziare una spesa sanitaria fuori controllo.

    Per sovvenzionare qualche altra clinica come la Santa Rita.

    LA CLINICA DELLA MORTE. NELLA LOMBARDIA DI FORMIGONI. IL CELESTE…