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21 Novembre a Roma: presentazione del libro “Il mondo al tempo dei quanti”

21_Novembre_invito presentazione _Il mondo al tempo dei quanti_ di Agostinelli-Rizzuto

IL MONDO AL TEMPO DEI QUANTI
di MARIO AGOSTINELLI e DEBORA RIZZUTO

prefazione di GIANNI MATTIOLI e MASSIMO SCALIA
postfazione di GIORGIO GALLI

con gli autori interverranno: Fausto Bertinotti, Bia Sarasini, Gianni Mattioli, Massimo Scalia
introduce e conduce: Alfonso Gianni
LUNEDÌ
21 NOVEMBRE 2016 dalle 17.00
Sala Fondazione Lelio Basso di Roma


“Il mondo al tempo dei quanti” prova prima a tracciare un’analisi e poi ad argomentare possibili soluzioni alla crisi di sistema che caratterizza il nostro tempo. Il tentativo si articola in campo sociale, ambientale e politico utilizzando gli strumenti concettuali proposti dalla fisica moderna (termodinamica, quantistica, relatività). Una interpretazione della realtà con una cassetta degli attrezzi assai nota agli specialisti in campo tecnico-scientifico, ma sconosciuta alla cultura umanistica, e a gran parte degli economisti e della classe politica, apre spazi per una critica sostanziale ai sistemi di rappresentanza e al ruolo dei partiti, così spesso distanti dalla cittadinanza attiva e dall’opportunità di affrontare con più democrazia la velocità dei cambiamenti in corso.

Vengono introdotti concetti come il “presentismo” – la costrizione e la pretesa di vivere in un presente continuo e senza profondità – o come l’opportunità di “imbrigliare” la velocità – con la constatazione degli effetti che velocità ormai prossime a quella della luce, caratteristiche di tutti i dispositivi che ci circondano e in qualche modo ci governano, hanno sulle cadenze biologiche delle nostre vite e delle nostre relazioni – o, ancora, come “l’inscindibilità tra osservatore ed osservato” allargata agli eventi sociali e alle decisioni politiche.

Per leggere una realtà profondamente mutata rispetto a quella del secolo scorso, si introduce una “cassetta degli attrezzi” diversa da quella tradizionale. L’ipotesi di fondo adottata è che gli stessi strumenti concettuali con cui la fisica moderna ha fornito un migliore descrizione del mondo “fisico” possano venire in aiuto per analizzare il mondo “sociale” e avanzare proposte di soluzione alla crisi. L’approccio vuole essere interdisciplinare, per ricomprendere in una visione il più possibile organica questioni legate alla democrazia e alle modalità di partecipazione, all’ambiente e alla natura, all’economia, al formarsi delle coscienze, fino all’espressione artistica (nella consapevolezza che l’arte spesso anticipa le rivoluzioni scientifiche o sociali). Siamo sul punto o nel bel mezzo di una profonda rivoluzione culturale, che sta tuttavia passando abbastanza incompresa senza il ricorso all’interpretazione rivoluzionaria che possono offrire relatività, quantistica e neuroscienze. Non basta il riferimento sbrigativo a categorie come “il sonno dei cervelli in favore del risveglio delle pance”. E’ invece la realtà che, anche grazie alle rivoluzioni scientifiche, non sarà mai più quella che ci veniva trasmessa dalla meccanica di Newton e dal modo di produzione della fabbrica, al punto che, come afferma il sottotitolo del volume, “il futuro non è più quello di una volta”.