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ESENZIONI TICKET: CENTRODESTRA ARROGANTE AFFOSSA SENZA DISCUSSIONE LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE. INASCOLTATI I 22 MILA CITTADINI PROMOTORI

Dichiarazione di Mario Agostinelli,capogruppo regionale del Prc

“Formigoni e la sua maggioranza non hanno alcun rispetto della volontà dei cittadini. Oggi, in Aula, con  l’ennesimo atto di arroganza e di sordità, il centrodestra lombardo, votando il non passaggio all’esame degli articoli, ha infatti affondato la legge di iniziativa popolare che interveniva per porre equità e ordine nella galassia dei ticket sanitari regionali.

Tre i punti cardini della proposta cassata: l’eliminazione del ticket sul pronto soccorso, la riduzione in presenza di pacchetti di prestazioni e, soprattutto, l’esenzione completa per i redditi da lavoro più bassi.

E così, ancora una volta, si colpiscono i più deboli, lavoratrici e lavoratori spesso precari, che a fatica arrivano alla fine del mese, ma che sono esclusi dall’attuale normativa sulle esenzioni.

Non è questo che si aspettavano i 22 mila cittadini promotori del progetto di legge, neppure degnato di un confronto di merito sull’articolato. E pensare che il nostro ineffabile Presidente non perde occasione di esaltare la consultazione popolare tramite telefono per la scelta dei futuri manager delle Asl e delle Aziende Ospedaliere.

Ma quello è un pannicello caldo per coprire la vergognosa lottizzazione politica di tutte le cariche più importanti della sanità. Quando invece si tratta di dare ascolto, per davvero, ai cittadini l’atteggiamento cambia. E anche un ordine del giorno presentato dall’Unione che, più semplicemente,  chiede alla Giunta di presentare un rapporto dal quale si evinca l’entità delle entrate provenienti dai ticket e alla Commissione competente di avviare un’indagine sulla compartecipazione sanitaria viene bocciato.

La vicinanza e la solidarietà del Prc ai cittadini che hanno presentato la legge e che anche oggi, inascoltati, hanno voluto esserci con un presidio davanti al Pirellone, non è pura forma, ma testimonianza concreta di una battaglia quotidiana, dentro il Consiglio regionale, all’insegna di un’altra visione politica e, soprattutto, di un imprescindibile rispetto verso le istanze popolari”.