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Comunicati stampa, Generale

Ticket e vicenda S. Carlo: costi insostenibili per i cittadini, sanità bussola business per i privati

Dichiarazione di Mario Agostinelli, capogruppo regionale del Prc

“In Emilia-Romagna si pagano 23 Euro di ticket sul pronto soccorso, passati a 25
per effetto della Finanziaria. E non ci sono ticket sui farmaci né lì, né in Toscana. Come fa allora Formigoni a smentire che i suoi siano quelli più alti d’Italia? E a scaricare la colpa su Prodi e i provvedimenti del Governo nazionale?

Sono note la nostra contrarietà ai ticket e la nostra battaglia in tal senso anche in sede di discussione della Finanziaria. Ma è evidente come quello di Formigoni sia il tentativo di coprire le pesanti responsabilità politiche sue e della sua Giunta. Del resto, lui ha introdotto ticket onerosi su farmaci, prestazioni e pronto soccorso nel 2002. E ancora lui li ha ulteriormente aumentati nel dicembre scorso. Non altri. Prelevando dalle tasche dei lombardi cifre insostenibili per molte famiglie, per i lavoratori a basso reddito e i precari.

Una situazione intollerabile, figlia di un modello sanitario sbagliato che nessuna retorica dell’eccellenza può ormai occultare.

Tanto più di fronte a quanto accaduto alla clinica San Carlo, su cui sarà la magistratura a fare luce: un episodio grave, e si spera isolato, di truffa in una struttura, guarda caso, privata, accreditata dalla Regione in omaggio al tanto sbandierato principio della libertà di scelta che, nei fatti, ha trasformato la salute in un business, a vantaggio dei privati e del loro profitto.

E allora, prima di inveire contro il Governo nazionale, Formigoni provi ad ascoltare le proteste dei suoi cittadini, e a intervenire sui ticket per quanto di sua competenza, con il ritiro degli ultimi, scandalosi aumenti, con l’allineamento alle norme nazionali per il pronto soccorso e la diagnostica e con l’abolizione di quelli sui farmaci. E pensi a sospendere immediatamente l’accreditamento del San Carlo, a garantire controlli costanti e inflessibili e, soprattutto, a cambiare radicalmente una politica sanitaria che si è dimostrata fallimentare e i cui costi e sprechi, sempre più, gravano sui cittadini”.

Milano, 10 gennaio 2007