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SANTA RITA: L’ASSESSORE VEDE UN AGO NEL PAGLIAIO DOVE C’E’ UN TORRENTE IN PIENA

Insistiamo: occorre la Commissione di inchiesta
Dichiarazione di Mario Agostinelli,capogruppo regionale del Prc

“Una relazione che mi ha indispettito, quella dell’Assessore Bresciani chiamato in Consiglio a riferire sulle gravi vicende riguardanti la clinica Santa Rita, per il tono di netto ridimensionamento e anche autoassolutorio rispetto a questa vicenda sconvolgente. Abbiamo ascoltato una serie di cifre snocciolate a dimostrazione che non c’è stato danno erariale e nemmeno una parola sulle vite perse, sui danni alle persone, sul panico che ne sta scaturendo. Con Formigoni che è arrivato in Aula solo nel pomeriggio, dopo nostro sollecito, e che se ne è andato nel mezzo del dibattito.
Oggi appare evidente ciò che ripetiamo da tempo: gli illeciti nella sanità lombarda sono ormai un fatto fisiologico – il numero degli indagati e dei rinviati a giudizio sta lì a dimostrarlo – e lo sono perché il sistema li rende possibili.
Del resto non può che essere così in un modello dove il privato non integra semplicemente il pubblico, ma lo sostituisce per intero, peraltro in un rapporto impari che lo vede sempre avvantaggiato. Bastino un paio di dati: il privato in Lombardia è pari al 22%, ma fattura il 40% del totale; e in capo al privato è l’80% dell’incremento delle prestazioni ambulatoriali.
Si smantellano i servizi territoriali che si occupano della salute dei cittadini e si investe tutto nella cura, ben più redditizia: ecco la sanità business di Formigoni.
Per quanto poi riguarda i controlli – tanto efficienti quelli della Regione che, per ammissione dello stesso Bresciani l’inchiesta sulla Santa Rita è partita da una denuncia anonima – da sempre rileviamo che se pagatore ed erogatore delle prestazioni sono separati, come la riforma formigoniana ha imposto, la capacità di autocontrollo del sistema ne esce pregiudicata.
Occorre quindi intervenire subito, con una Commissione d’inchiesta che prepari il pieno coinvolgimento della Commissione Sanità e, soprattutto, con un cambio netto di azione e di indirizzo. Perché del malaffare diffuso nella sanità lombarda la maggioranza che da tredici anni governa la Regione ha tutta la responsabilità politica.
E non dimentichiamo, in questo disastro, un ulteriore dramma: quello dei 700 dipendenti della clinica Santa Rita che rischiano ora di ritrovarsi senza un lavoro. La Regione è chiamata a dare risposte urgenti anche a loro”.

1 Commento

  1. bruno ravasio

    Caro Mario, hai proprio ragione! Contro questi esiti nefasti e drammatici del modello Formigoniano della Sanità ci eravamo battuti (un po’ isolati, per la verità) ai tempi della Cgil ma forse neppure noi avremmo immaginato un tale livello di degenerazione! Il malato non è più una persona da curare, ma un’occasione di profitto tanto più la malattia è grave! Tieni duro. Bruno