REPOSITORY

Comunicati stampa

UN DPEFR INCAPACE DI RISPONDERE ALLA CRISI DELLA LOMBARDIA

Occorrono nuove politiche per la sanità, il lavoro, i trasporti, l’ambiente.
E sull’Expo serve il coinvolgimento dei cittadini e dei territori


Dichiarazione di Mario Agostinelli e Arturo Squassina, capigruppo regionali di Prc e Sd

“Un documento di programmazione economico finanziaria che non ha alcun respiro di prospettiva e che si limita a registrare l’esistente. Un Dpefr che giudichiamo insufficiente e del tutto incapace di rispondere all’aggravarsi della situazione economica della regione, all’impoverimento delle famiglie, all’estendersi delle aree di fragilità.

Per questo abbiamo presentato una serie di emendamenti sostitutivi alla risoluzione di maggioranza, nel tentativo di impegnare la Giunta su alcuni temi che riteniamo fondamentali.
Innanzitutto l’Expo – affare per pochi a compimento dell’iter di consumo del territorio urbano – con l’impegno a un coinvolgimento attivo del Consiglio che finora è inaccettabilmente mancato, a una modalità partecipativa capace di includere i cittadini e tutti i soggetti sociali, alla salvaguardia del territorio e alla difesa dell’ambiente e all’istituzione di una Commissione consiliare Speciale.
Quindi la sanità: occorre la presa d’atto della necessità di nuovi interventi legislativi per il rilancio della prevenzione, la creazione di “case della salute” nelle quali ricostruire l’unitarietà territoriale delle cure primarie, la restituzione di spessore al ruolo delle Asl, degli enti locali e dei cittadini e, infine, soprattutto, la revisione dello strumento dei rimborsi (drg) che produce – come si è visto in tutti questi anni e recentemente con lo scandalo della Santa Rita – pesanti distorsioni. Oltre, naturalmente, all’istituzione del fondo per la non autosufficienza che da anni chiediamo.
Per quanto riguarda i trasporti, è evidente come l’offerta del servizio ferroviario sia del tutto inadeguata a soddisfare la domanda, con i forti disagi per i pendolari che ben conosciamo. Serve quindi un impegno, con stanziamento di risorse e tempi certi, per il riequilibrio modale del sistema, attraverso il trasferimento di quote di traffico di persone e merci dalla strada alla rotaia e dal mezzo privato al mezzo pubblico, realizzando le opere infrastrutturali ferroviarie a completamento e potenziamento della rete storica e le metropolitane, nonché aumentando e migliorando il trasporto pubblico locale e i servizi ferroviari regionali.

Per affrontare, poi, la grave situazione di disagio abitativo bisogna definire un nuovo quadro di interventi e risolvere il problema dell’ingiustificato aumento dei canoni di locazione, impegnandosi ad assicurare in bilancio una quota aggiuntiva di 1 miliardo di Euro per realizzare nuove unità di edilizia residenziale pubblica.
Altra questione fondamentale, il lavoro: la Giunta regionale deve farsi promotrice di politiche capaci di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, di contrastare il ricorso al lavoro nero e al precariato – a partire da un nostro pdl che giace indiscusso in Commissione da due anni – e di affrontare le crisi industriali che investono la nostra regione, con gravissime conseguenze sull’occupazione.
Infine, ma non ultimo, il tema centrale dell’ambiente e dell’energia: la Regione deve interrompere i tentativi – numerosi in questi mesi – di ledere l’autonomia dei parchi, impegnandosi a mantenerne l’integrità; deve inoltre moltiplicare le politiche e le risorse destinate a incentivare il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili, respingendo ogni ipotesi di localizzazione di centrali nucleari in Lombardia.
E sul federalismo fiscale Formigoni receda dal provvedimento già approvato – dal quale peraltro sembra prendere le distanze persino il centrodestra nazionale – e consenta alla Lombardia di contribuire diversamente al processo aperto, con una proposta equilibrata di federalismo solidale”.