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Comunicati stampa, Generale

Ticket: la responsabilità ora è di Formigoni. Via subito i 10 euro

Dichiarazione di Mario Agostinelli, capogruppo regionale del Prc

“Ma con quale coraggio il Presidente Formigoni e l’assessore Cè lanciano strali contro il Governo e il Ministro Turco su una tassa di 10 Euro che, dopo la decisione di ieri, hanno la possibilità di non applicare?
E con quale coraggio lo fanno, di fronte a un ticket regionale che è il più alto d’Italia, e che proprio loro hanno introdotto nel 2002 e ulteriormente aumentato lo scorso dicembre, ben prima che la Finanziaria entrasse in vigore?

Ricorrano pure alla Corte Costituzionale. E ben venga una sentenza che abolisca i ticket. Ma è davvero questa la volontà di chi, da oltre quattro anni, utilizza una vera e propria tassa sulla salute nel tentativo di coprire gli sprechi di un modello sanitario che riduce i servizi pubblici a vantaggio dei privati e del loro profitto? O è piuttosto la necessità di trovare una scappatoia?

Perché la verità è che non sanno più che pesci pigliare. E che, a meno di cambiare politica, non hanno alternativa a quei 10 Euro, avendo già esaurito tutti i margini di tassazione, con centinaia di migliaia di Euro che, a dispetto di un fantomatico avanzo finanziario più volte sbandierato dal Presidente (sic!), ancora mancano all’appello per pareggiare il bilancio sanitario.

A questo punto è evidente che, se quei dieci Euro continueranno a gravare sui cittadini lombardi, la responsabilità sarà soltanto di Formigoni e della sua Giunta.

Per quanto ci riguarda, auspichiamo che la decisione del Ministro Turco sia il preludio a un ripensamento generale sulla politica dei ticket sanitari, che da sempre vede la nostra totale contrarietà. E a Formigoni diciamo che è venuto il momento di invertire la rotta, di razionalizzare la spesa intervenendo seriamente su sprechi e inefficienze, di reinvestire sul pubblico, sui servizi territoriali, sulla prevenzione e di sottrarre la salute al mercato riportandola nell’ambito esclusivo del diritto”.

Milano, 19 gennaio 2006